Raccolta differenziata in condominio: come funziona?
Come viene gestita la raccolta differenziata all’interno del condominio?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla gestione dei cassonetti, aree dedicate e multe.
La raccolta differenziata in condominio
Viene organizzata, solitamente, con la consegna da parte del comune o del gestore del servizio all’amministratore del condominio di contenitori relativi alla raccolta differenziata.
A fronte dell’attivazione di tale servizio comune all’interno del fabbricato, l’assemblea sarà quindi chiamata a deliberare:
- sulla posizione dei contenitori e su eventuali opere da realizzare per costituire un’isola ecologica;
- sul contratto inerente la movimentazione e il lavaggio dei contenitori.
Nel caso in cui i condomini non dovessero assumere le delibere inerenti tali scelte, l’amministratore potrà, in attesa dell’assemblea:
- collocare i bidoni all’interno di uno spazio comune;
- affidare la movimentazione dei bidoni ad un incaricato del condominio.
I relativi costi verranno ripartiti fra i condomini in ragione dei millesimi di proprietà; se all’interno del fabbricato vi sono unità immobiliari non soggette all’utilizzo del servizio, le medesime verranno escluse dai costi.
Il non corretto conferimento dei rifiuti o la non corretta collocazione dei contenitori, può comportare l’erogazione di multe comminate al condominio. Tali multe potranno essere opposte giudizialmente oppure pagate e ripartite in base ai millesimi di proprietà.
Se fosse possibile individuare il singolo responsabile, non è opportuno che la maggioranza – salvo assenso del condomino – imputi la spesa fra quelle personali; si ricorda che la giurisprudenza è ormai allineata nell’affermare che il condominio non può “farsi giustizia da sé” addebitando spese personali a chi si ritiene colpevole di una violazione o di un danneggiamento. L’assemblea dovrebbe quindi agire giudizialmente nei confronti del singolo soggetto per ottenere un rimborso dell’importo.