Bonus facciate anche per il rifacimento dei balconi

Come recentemente specificato dall’Agenzia delle Entrate attraverso la risposta 289/2020, il bonus facciate copre anche gli elementi costitutivi dei balconi affacciati su una strada pubblica.

 

Bonus facciate ad ampio raggio

 

Il bonus facciate prevede un maxi sconto fiscale del 90%  per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, senza un limite massimo di spesa.

Come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, comprende anche i lavori sui balconi per interventi di consolidamento, ripristino o rinnovo degli elementi costitutivi.
È inclusa anche la semplice pulitura e tinteggiatura della superficie o rinnovo degli elementi costitutivi degli stessi.

La circolare 2/E/2020 afferma inoltre che usufruiscono della detrazione anche per gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi in questione.

 

Bonus facciate anche per i balconi, nuovi chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

 

Il Fisco precisa che la detrazione del 90% è ammessa:

  • per le spese sostenute per il rifacimento della copertura del piano di calpestio del balcone che, a causa della rottura delle piastrelle, causava infiltrazioni di acqua piovana, provocando il distacco dell’intonaco;
  • per la sostituzione dei pannelli in vetro che costituiscono le pareti perimetrali del balcone, poiché elementi costitutivi del balcone stesso;
  • per le spese sostenute per la ritinteggiatura delle intelaiature metalliche che sostengono i pannelli di vetro perimetrali del balcone;
  • per la tinteggiatura e stuccatura della parete inferiore del balcone, in quanto si tratta di opere accessorie e di completamento dell’intervento nel suo insieme, i cui costi sono strettamente collegati alla realizzazione dell’intervento stesso.

 

Sconto in fattura o cessione del credito

 

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha fatto notare che il contribuente, in alternativa alla detrazione prevista dal bonus facciate, può optare per altre agevolazioni fiscali che, in pratica, sono le stesse previste per il superbonus del 110%.

Tra queste, il contributo sotto forma di sconto in fattura pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore.

Quest’ultimo può recuperare la somma attraverso il credito d’imposta, cedibile successivamente ad altri soggetti, compresi gli istituti finanziari o di credito.

Altrimenti, il contribuente può optare per la cessione del credito pari alla detrazione spettante, cessione che può essere effettuata a terzi (comprese sempre le banche).

 


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